Ragazze questa è una pasta dal formato che in assoluto adoro di più di tutte:-)
Si chiamano troccoli e forse si conoscono di più con il nome di spaghetti alla chitarra, ed era il piatto domenicale della mia nonna materna pugliese doc.
Il suo modo di farli rimarrà unico, anche se sono semplici da fare mi sembrava che i suoi erano sempre troppo buoni; il condimento era un classico ragù di carne e vi assicuro che io, non essendo consumatrice di pasta, era l'unica che mangiavo insieme alle orecchiette, altro suo cavallo di battaglia:-)
Io ci ho provato insieme al mio maritino, ma non sono assolutamente venuti come suoi, però li abbiamo mangiati e in fondo ci sono piaciuti... ma è solo il primo tentativo;-)
Volevo condividerlo con voi...
Ingredienti per 4 persone:
300 g di farina di grano duro
200 g di semola di grano duro
150 g circa di acqua tiepida
sale Q.b
Mettete la farina a fontana su una spianatoia e aggiungete il sale e lentamente, mentre impastate, l'acqua tiepida.
Impastate per almeno dieci minuti e poi fate riposare la pasta per almeno mezz'ora coperta da un telo.
Ora con l'aiuto del mattarello, dopo aver diviso la pasta in 4-5 palline, stendete, aiutandovi con un pò di farina, ogni pallina lasciando uno spessore di 3-4 millimetri e poi con l'apposito mattarello rigato passatelo sulla lingua di pasta ed ecco pronti i vostri troccoli.
Io non sono un'esperta di pasta anzi, diciamo che è una delle mie prime volte e come potete vedere dalla foto il mio maritino è peggio di me;-)
Procedete nello stesso modo per le altre palline e una volta pronta mettete della semola e fate riposare prima di cuocerla.
Buona Domenica!
Deborah
Per essere il primo tentativo mi sembrano davvero ottimi! Anche il mio ragazzo ha i genitori e quindi anche i nonni pugliesi e conosco bene la loro cucina!!! Ma questi spaghetti li conoscevo con il nome che hai detto tu ovvero spaghetti alla chitarra, qui a Roma li fanno quadrati!
RispondiEliminaSi lo so! Infatti quelli di Roma non li compro mai. Diventerò brava un giorno.. lo so;-) Un bacio
EliminaDebby
Mamma mia che meraviglia! Non saranno quelli di tua nonna ma hanno un aspetto magnifico.. col sugo poi *_*
RispondiEliminaGrazie V@le!!!!!!!! Un bacio
Eliminache belli......quell mattarello l'ho visto al mare al giugno, l'anno prossimo lo prendo e li faccio anch'io!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSi prendilo!!!! io prima o poi vado a prenderne un altro più grosso.. cosi si fa prima:-) Ba ci baci
EliminaDebby
non sapevo si chiamassero anche troccoli, li faceva sempre anche una mia zia proprio con il ragù di cerne, erano veramente buoni
RispondiEliminaComunque complimenti anche ai tuoi, ti sono venuti veramente bene
un bacione
Grazie Sabina! Sono contenta che ti ho fatto scoprire il nome originale di questa pasta:-) A presto!
EliminaDebby
Ma siete stati bravissimi tutti e due :-) Anche io non li conoscevo col nome di troccoli. Devono essere squisiti e chissà che buoni quelli della tua nonna!!! Baci
RispondiEliminaSi mi mancano tanto quelli della nonna:-) ADesso tra cicatelli (orecchiette) e troccoli starà sfamando il paradiso;-) mi piace pensarla così! Un abbraccio
EliminaDebby
la cucina delle nonne è sempre imbattibile, ma come inizio non c'è male. brava ciao kiara
RispondiEliminaGrazie Kiara! A presto... tanti baci
RispondiEliminaDebby
Uuh, non lo sapevo proprio che si chiamassero Troccoli! E che belli ti sono venuti! (se penso che con la pasta fresca io sono un disastro...!!) Bravissima cara! Un bel sughetto sarebbe l'ideale con questa pasta! :) Un abbraccione!
RispondiEliminaCiao Ely! É sempre un piacere vederti passare ;-) un abbraccio
RispondiEliminaDebby
Bravissima!!! Sono perfetti, complimenti! :D Un bacione e buon inizio settimana!
RispondiEliminaBuongiorno Vale! Grazie di essere passata! Buon inizio settimana anche a te:-)
EliminaDebby
Ho assaggiato questa delizia in una scorsa vacanza in puglia! Adesso che ho la ricetta non posso mancare nel provare a rifarli!
RispondiEliminaGrazie
Poi fammi sapere come sono venuti;-) Un bacio
RispondiEliminaDebby