mercoledì 18 gennaio 2012

Lievito madre

Questa è la ricetta che più mi sta a cuore perchè la prima volta che mi sono imbattuta in quest'esperienza pensavo fosse difficile e impossibile riuscirci.
In effetti non è andata bene la prima volta ma, ha iniziato a crescere la seconda volta che ci ho provato.
La lievitazione naturale di cui si parla tanto è un processo "naturale" che necessita di alcune variabili importanti per la sua riuscita e sono: il posto in cui si vive, il modo in cui si prepara la pasta acida, la stagione, l'acqua, e la cottura.
Proprio per queste componenti non esiste una ricetta che non fallisca!
Creare il lievito madre, anche detto pasta acida o pasta madre, è semplice e la mia ricetta non utilizza spinte esterne per farla avviare (a parte un pò di miele nella ricetta) perchè voglio assicurarmi che nell'impasto ci siano i batteri che caratterizzano il luogo in cui vivo.
In questo modo il mio lievito madre sarà assolutamente Unico!

I passaggi sono questi:
Amalgamate 100 g di farina di segale, 100 g di farina di frumento integrale (macinate di fresco), una mela o un frutto duro (meglio se raccolto in campagna o biologico) tagliato a spicchi, un cucchiaino di miele possibilmente della nostra regione, 120-150 g di acqua non clorata.
A questo punto mescolate tutto e  coprite l'impasto con gli spicchi di mela e  un telo pulito ma che non deve profumare di detersivo altrimenti la pasta può inquinarsi e avere lo stesso odore, e lasciatelo per 48 ore in un posto non ventilato a 18-25° (io la metto nell'armadio).
L'impasto è meglio metterlo in una ciotola capiente e sarebbe ideale rimescolare, quando ci si ricorda, per aiutare la fermentazione.
Una volta trascorse le 48 ore l'impasto potrebbe presentare una crosta che va tolta e buttata via e,  possiamo aggiungere 100 g di acqua e 50 g di farina bianca 0 o comunque la farina necessaria per ottenere di nuovo la consistenza iniziale.
Coprite e fate lievitare per altre 48 ore. Dopo aver fatto quest'operazione per 3-4 volte dovreste vedere delle bollicine nell'impasto che sono il segnale della lievitazione ma, se non vedete le bollicine continuate a rinfrescare con acqua e farina ogni 48 ore.
Nel caso in cui le bollicine sono comparse levate la crosta e aggiungete 200 g di acqua e 200 g di farina e fate riposare per 24 ore.
Continuate ogni 24 ore finchè l'impasto non comincerà a lievitare sempre di più e per provare il lievito aggiungete 50 g di acqua e 100 g di farina per ogni 100 g di pasta madre e se raddoppia in 4 ore significa che è pronto per essere utilizzato altrimenti continuare con i rinfreschi ogni 24 ore.
Una volta pronta la nostra pasta madre può essere rinfrescata anche ogni 3 giorni o, fatta riposare in frigorifero, ogni 5 giorni.
Ora siete pronti per utilizzare la pasta madre che all'inizio non sarà perfetta ma andando avanti vi darà grandi soddisfazioni.
Con questo lievito ho fatto dei cornetti fantastici e leggerissimi e non vi dico il pane...un sapore decisamente diverso soprattutto se utilizzate farine buone e adatte a questo tipo di utilizzo.
Io mi faccio mandare la farina per l'avvio del lievito madre da un molino di terracina che quando mi arriva è macinata di fresco e fa la differenza. La qualità per me è importante!!!!
Anzi se qualcuno vuole provarla mi farà piacere farvela avere, basta un'email.
Provate quest'esperienza e a breve tanti post per fare preparazioni con lievito madre (anche se su internet trovate tante ricette) che sono utili in qualsiasi caso, sia per chi come me ha intolleranze ai lieviti chimici, ma anche per chi ha voglia di provare a cimentarsi nel magico mondo del lievito madre...la pizza viene davvero buona! Buon lavoro e fatemi sapere!!!!

In questa foto potete vedere il modo in cui conservo il lievito. Questo barattolo con chiusura ermetica (tra il barattolo e il tappo metto un canovaccio leggermente umido) è molto comodo e soprattutto capiente perchè vi assicuro che quando la madre cresce rischia di fuoriuscire e ha bisogno di questo contenitore.

Deborah

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...